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sabato 1 marzo 2025

una sTrumpalata avversione al diritto

 

Il filosofo Cornelius Castoriadis riteneva che “Gli individui hanno sempre ricevuto da parte della societa’ in cui vivevano degli orientamenti, la rappresentazione di finalita’ valorizzate…incarnate in ciò che, in ogni epoca, era il proprio Ideale collettivo dell’Io

Se condividiamo questa idea, possiamo farne derivare che la rilevanza dell’attuale Presidente degli U.S.A. non sarà nel contrasto all’immigrazione, nella politica militare o nei dazi alle importazioni, ma piuttosto nell’ideale collettivo che avrà incarnato, orientando e formando nuove convinzioni nella società.

Nonostante l’immagine di anziano imbolsito, con vistoso riporto pennellato di giallo, il potere di cui è investito rende attraenti i suoi modi arroganti, l’esibizione di volgarità di vario genere, la prepotenza con cui calpesta ogni rituale democratico.

I meno critici cercano di spiegarci che, con questa inusitata condotta, il Presidente “cancella ogni ipocrisia”, perché mostra pubblicamente cos’è il potere, finora velato da un antico ma ormai inutile galateo.

Bisognerebbe però non dimenticare che una dosata ipocrisia è indispensabile al pacifico svolgimento delle relazioni umane, perché garantisce la necessaria regolarità tra aspettative e risultati.

Se si agisse esclusivamente secondo i propri desideri, senza alcuna moderazione, usciremmo di casa con il timore che il vicino ci lanci una sedia dal balcone, o che il barista ci serva fango piuttosto che caffè; non avremmo la certezza che il datore di lavoro ci bonifichi a fine mese lo stipendio e guideremmo l’automobile con il rischio di essere sorpassati a sinistra in una curva.

La regolarità del comportamento altrui è garantita vincolando la libertà indiscriminata con uno strumento chiamato diritto.

Strumento antico, ma da pochi secoli riconosciuto in egual misura a tutti, dopo essere stato solo un privilegio di pochi.

E’ evidente invece una tendenza a regredire verso forme di diritto non più generali, ma diversificate in ragione del censo, della nazionalità e del ruolo sociale: non meraviglierà vedere applicate tra poco versioni aggiornate dello “ius primae noctis”.

E’ questo forse il segno che il pennellato lascerà nella storia: l'ideale di umanità arrogante, individualista, truffaldina, volgare ed avida; ammirata perché potente e non ipocrita.


 

mercoledì 26 febbraio 2025

LA DONNA VISIBILE


 

La Ministra del Turismo pro tempore è sempre impegnata a far intendere di essere una donna “con le palle”: impegno superfluo, data l’evidenza delle palle che ne hanno sostenuto l’ascesa sociale.

A cominciare dal cognome, che non è il suo bensì dell’ex-marito, già ricco e non solo di fama, con il quale, con l’atto di divorzio, pattuì questo diritto di usarne il titolo pur non avendone più titolo. 

Bisognerebbe poi parlare della inarrestabile carriera di imprenditrice, ma è argomento da rinviare fino al terzo grado di giudizio, trattandosi di fatti attualmente al vaglio della Magistratura.

Sempre a proposito di palle, si potrebbero ammirare almeno quelle nello stemma nobiliare dell’attuale compagno, se questo stemma esistesse, ma, in realtà, se lui si firma Asburgo-Lorena, è solo per la concorrente creatività di suo padre e dell’ufficio Anagrafe di San Marino, dove pare ognuno possa registrare il figlio con il cognome che preferisce.

Tra le palle più recenti quella del “cavallo di Troia-Tarocc”, cioè dei regali di finto lusso per impressionare veri ricchi: vicenda esilarante, tra reati commessi e dialogo coi migranti, purchè latori di griffe ben contraffatte.

Cosa aggiungere della Signora? Che quasi sempre i suoi vantati attributi risultano commisti a quelli, anatomici, di altri, sicchè è molto difficile valutarne l’effettiva consistenza: ricchezza, notorietà e carriera politica, più che per un innovativo femminismo sembrano conseguiti con la sapiente frequentazione dei maschi di potere.

Concludiamo con il suo soprannome: “la Pitonessa”, che dicono originato dalla sua divertente narrazione di come una preda fraintende compiaciuta le intenzioni del rettile così denominato.

Ma normalmente il soprannome si attribuisce al protagonista di un evento, non al narratore, per cui questa spiegazione potrebbe essere l’ennesima palla, oppure un modo di far intendere una verità, ma rendendola meno visibile.

lunedì 28 ottobre 2024

KONRAD LORENZ: L'altra faccia dello specchio; Bombiani, 1982


 


"L'intervento di spinte istintuali porta poi alla vittoria dell'ipotalamo sul telencefalo, e le opinioni contrapposte perdono con ciò il proprio contenuto di verità. A ciò contribuisce il fatto che ciascun partito, per aumentare il numero dei propri sostenitori, cerca di esprimersi mediante formulazioni il più possibile semplici e comprensibili, che si possano, magari, ripetere in coro. Dal momento che una simile semplificazione rende effettivamente più sciocche le argomentazioni di entrambe le parti, esse divengono così sempre meno accettabili dall'avversario, il che porta ad una oscillazione autoindotta che può terminare in una catastrofe della regolazione"