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martedì 24 novembre 2015

NON TI PAGO! (la Provincia elude i suoi debiti, col consenso della Legge)

 

Il Sacro Graal, l'anello di Re Salomone, addirittura lo scafo del Titanic:  tutto si può sperare di recuperare ma non un credito, in Italia, se il debitore e' un Ente Pubblico.

Questo se si vogliono utilizzare i metodi consentiti dalla Legge.

La Legge, del resto, la fanno i parlamentari, ognuno già assessore regionale, provinciale o comunale, se non lo è stato lo sarà, se non lui qualche suo figlio, nipote, cugino, cognato, igienista dentale.

Comprensibile dunque siano state introdotte cautele contro creditori attuali e futuri, cautele che poi funzionano, smentendo le dicerie sul legislatore inetto.

Dunque, se avanzate denaro da un Ente Pubblico, immaginate di averci comprato il biglietto per una bizzarra lotteria, di cui non sapete se e quando si effettuerà l'estrazione.

Innanzitutto, per chiedere il pagamento ad un Ente bisogna attendere 120 giorni, che non potete cominciare ad attendere se il pagamento non e' già stato chiesto: è come prendere al supermercato un chilo di mele ed al cassiere che chiede 3 euro rispondere: "Bene, aspetta 120 giorni, poi richiedimeli".

Inoltre, mentre i soldi che avete sul conto corrente possono essere pignorati (cioè bloccati) dai vostri creditori, quelli dell'Ente no, ed anche depositi per milioni di euro sono solo il montepremi di quell'improbabile lotteria.

Un esempio pratico: ho chiesto di pignorare somme sul conto della Provincia di Salerno, la Banca mi risponde (VEDI IMMAGINE ALLEGATA) che sul conto ci sono più di 79 MILIONI DI EURO (!!!) ma non sono pignorabili: lo ha deciso la Provincia con una sua delibera di luglio.

Com'è possibile?

Il meccanismo è questo: la Legge (art 159 D.lvo 267/2000) attribuisce agli Enti il potere di dichiarare non pignorabili le somme necessarie ogni semestre per stipendi, mutui e "espletamento dei servizi locali indispensabili".

L'Ente, allora, dichiara che ogni euro avanzato da stipendi e mutui serve appunto ai "servizi locali indispensabili", dunque i creditori non possono toccarlo.

Difficile credere che la Provincia spenda in 6 mesi 79 milioni di euro per adempimenti indispensabili, anche perché, nello stesso periodo,  spende “solo” 5 milioni in stipendi e 12 milioni  in mutui, come la stessa Provincia attesta nella sua delibera di giugno (VEDI IMMAGINE ALLEGATA)

 
 

E a che fine fanno in sei mesi gli altri 65 milioni di euro? Sono veramente spesi per servizi locali indispensabili? E quali? Ma non si era detto che le Provincie avrebbero progressivamente perso le loro funzioni? E i servizi locali indispensabili costano in un anno 130 milioni di euro?

A tutte queste domande gli organismi provinciali, sottratti a qualunque altro controllo, danno alla fine un’unica risposta:

NON TI PAGO!