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mercoledì 10 novembre 2021

CONCESSIONI BALNEARI: DAL CONSIGLIO DI STATO UN SALVAGENTE PER GLI ATTUALI CONCESSIONARI


 

L’adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, con la sentenza n° 18 del 09 11 2021, si è pronunciata in maniera definitiva sulla questione della proroga legislativa delle concessioni balneari. A decorrere dal 1 gennaio 2024 dunque le attuali concessioni dovranno ritenersi automaticamente decadute, con divieto di proroga automatica all’attuale concessionario ed obbligo di indire una gara pubblica per i futuri affidamenti, estesi anche a soggetti non nazionali.

La decisione certamente danneggia gli attuali concessionari, per i quali però non è esclusa la possibilità di partecipare alle future gare partendo da una posizione più vantaggiosa rispetto agli altri concorrenti.

Nel dettare i criteri per la valutazione dei concorrenti., la stessa sentenza dell’Adunanza Plenaria ha specificato che: “La scelta di criteri di selezione proporzionati, non discriminatori ed equi è, infatti, essenziale per garantire agli operatori economici l’effettivo accesso alle opportunità economiche offerte dalle concessioni. A tal fine i criteri di selezione dovrebbero dunque riguardare la capacità tecnica, professionale, finanziaria ed economica degli operatori, essere collegati all’oggetto del contratto e figurare nei documenti di gara. Nell’ambito della valutazione della capacità tecnica e professionale potranno, tuttavia, essere individuati criteri che, nel rispetto della par condicio, consentano anche di valorizzare l’esperienza professionale e il know-how acquisito da chi ha già svolto attività di gestione di beni analoghi (e, quindi, anche del concessionario uscente, ma a parità di condizioni con gli altri), anche tenendo conto della capacità di interazione del progetto con il complessivo sistema turistico-ricettivo del territorio locale; anche tale valorizzazione, peraltro, non potrà tradursi in una sorta di sostanziale preclusione all’accesso al settore di nuovi operatori.

Ulteriori elementi di valutazione dell’offerta potranno riguardare gli standard qualitativi dei servizi (da incrementare rispetto ad eventuali minimi previsti) e sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti, in relazione alla tipologia della concessione da gestire.”

Come si vede, anche la professionalità ed affidabilità di chi ha gestito  in precedenza la concessione sarà un criterio rilevante nella selezione dei concessionari.

Sempre con riferimento ai criteri di gara, l’Adunanza Plenaria rinvia espressamente anche all’art. 12 della direttiva 2006/123, secondo il quale bisognerà tener conto “nello stabilire le regole della procedura di selezione, di considerazioni di salute pubblica, di obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori dipendenti ed autonomi, della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d’interesse generale conformi al diritto comunitario”.