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lunedì 29 novembre 2021
mercoledì 10 novembre 2021
CONCESSIONI BALNEARI: DAL CONSIGLIO DI STATO UN SALVAGENTE PER GLI ATTUALI CONCESSIONARI
L’adunanza
Plenaria del Consiglio di Stato, con la sentenza n° 18 del 09 11 2021, si è
pronunciata in maniera definitiva sulla questione della proroga legislativa
delle concessioni balneari. A decorrere dal 1 gennaio 2024 dunque le attuali
concessioni dovranno ritenersi automaticamente decadute, con divieto di proroga
automatica all’attuale concessionario ed obbligo di indire una gara pubblica per
i futuri affidamenti, estesi anche a soggetti non nazionali.
La decisione certamente
danneggia gli attuali concessionari, per i quali però non è esclusa la
possibilità di partecipare alle future gare partendo da una posizione più
vantaggiosa rispetto agli altri concorrenti.
Nel dettare i
criteri per la valutazione dei concorrenti., la stessa sentenza dell’Adunanza
Plenaria ha specificato che: “La scelta di criteri di selezione
proporzionati, non discriminatori ed equi è, infatti, essenziale per garantire
agli operatori economici l’effettivo accesso alle opportunità economiche
offerte dalle concessioni. A tal fine i criteri di selezione dovrebbero
dunque riguardare la capacità tecnica, professionale, finanziaria ed economica
degli operatori, essere collegati all’oggetto del contratto e figurare nei
documenti di gara. Nell’ambito della valutazione della capacità tecnica e
professionale potranno, tuttavia, essere individuati criteri che, nel rispetto
della par condicio, consentano anche di valorizzare l’esperienza
professionale e il know-how acquisito da chi ha già svolto attività
di gestione di beni analoghi (e, quindi, anche del concessionario uscente, ma a
parità di condizioni con gli altri), anche tenendo conto della capacità di
interazione del progetto con il complessivo sistema turistico-ricettivo del
territorio locale; anche tale valorizzazione, peraltro, non potrà tradursi
in una sorta di sostanziale preclusione all’accesso al settore di nuovi
operatori.
Ulteriori
elementi di valutazione dell’offerta potranno riguardare gli standard
qualitativi dei servizi (da incrementare rispetto ad eventuali minimi previsti)
e sostenibilità sociale e ambientale del piano degli investimenti, in relazione
alla tipologia della concessione da gestire.”
Come si vede,
anche la professionalità ed affidabilità di chi ha gestito in precedenza la concessione sarà un criterio
rilevante nella selezione dei concessionari.
Sempre con
riferimento ai criteri di gara, l’Adunanza Plenaria rinvia espressamente anche all’art.
12 della direttiva 2006/123, secondo il quale bisognerà tener conto “nello stabilire le regole
della procedura di selezione, di considerazioni di salute pubblica, di
obiettivi di politica sociale, della salute e della sicurezza dei lavoratori
dipendenti ed autonomi, della protezione dell’ambiente, della salvaguardia del
patrimonio culturale e di altri motivi imperativi d’interesse generale conformi
al diritto comunitario”.