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giovedì 4 aprile 2024

Alasdair MacIntyre: "Dopo la virtù", Feltrinelli, 1988


 "la fede nella competenza manageriale è dunque molto simile a ciò che Carnap e Ayer pensavano fosse la fede in Dio. E' un'illusione in più, e un illusione tipicamente moderna: quella di un potere a noi estraneo che afferma di promuovere la giustizia. Perciò il manager come personaggio è diverso da come appare a prima vista: il mondo sociale del realismo quotidiano, disincantato, pratico, pragmatico e senza controsensi che costituisce l'ambiente del manager, è un mondo la cui prolungata esistenza dipende dalla perpetuazione sistematica del fraintendimento e della fede in illusioni. Al feticismo della merce se ne è aggiunto un altro, quello delle capacità burocratiche (...) la sfera della competenza manageriale è una sfera in cui quelle che si spacciano per tesi oggettivamente fondate funzionano in realtà come espressioni di volontà e preferenze arbitrarie, ma mascherate (...) Il risultato della profezia del diciannovesimo secolo è stato di produrre non un controllo sociale diretto scientificamente, ma un'abile imitazione teatrale di un controllo siffatto. E' la riuscita istrionica che conferisce potere e autorità alla nostra cultura. Il burocrate più efficiente è l'attore migliore"