L’Avv. Francesco
Bellucci, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Vallo della Lucania, ha
organizzato lo scorso 8 novembre un convegno dal titolo “AVVOCATURA: EUTANASIA
DI UNA PROFESSIONE”. Scarsa attenzione tra i numerosi colleghi presenti,
evidentemente motivati solo dalla possibilità di acquisire, con la
partecipazione fisica, i promessi 4 crediti formativi.
Certo
l’argomento non era dispensatore di entusiasmi, ma avrebbe comunque meritato
maggior interesse.
Opinione del
Presidente Bellucci è che la professione sia sul crinale di una svolta
irrimediabile, di cui però non s’individua la direzione.
Ho delle mie
sensazioni e voglio divertirmi ad illustrarle; sono convinto che, entro qualche
lustro, tutta l’organizzazione della giurisdizione sarà molto diversa:
1) i Tribunali avranno una circoscrizione regionale, con
sedi distaccate solo nei capoluoghi delle Province più popolate;
2) saranno abolite le Corti d’Appello ed il secondo grado
di giudizio sarà esperibile solo presso la Cassazione ;
3) l’assistenza e consulenza legale sarà obbligatoriamente
incorporata nei prodotti finanziari, bancari ed assicurativi e così garantita
ai fruitori di questi prodotti;
4) per le materie residuali, saranno previste polizze
assicurative che forniranno il servizio di assistenza legale in qualunque
circostanza, per ogni fattispecie civile, penale ed amministrativa;
5) si attenueranno le distinzioni tra le
diverse giurisdizioni e si uniformeranno le regole processuali;
6) gli avvocati risulteranno procuratori essenzialmente
solo degli istituti bancari, finanziari ed assicurativi;
7) gli Uffici del Giudice di Pace saranno sostituiti da
Uffici per la conciliazione, organizzati e gestiti da società private in regime
di diritto privato;
8) l’attività professionale si svolgerà quasi
esclusivamente presso studi organizzati, domiciliati nei capoluoghi di Regione;
9) scomparirà la figura dell’avvocato “monocratico” libero
professionista e si consoliderà la figura dell’avvocato “impiegato” degli studi
professionali;
10) non
sopravvivranno gli studi legali delle piccole città, se non come promotori di
polizze di assistenza legale o incaricati di adempimenti presso gli Uffici di
conciliazione.
La mia
previsione è che occorreranno non più di 10-15 anni per la completa
realizzazione di questa nuova organizzazione, che si è del resto già sommariamente delineata.
Mi restano
dunque solo decina di anni per continuare ad infastidire Enti Pubblici, Banche,
Assicurazioni, Enel, Telecom e tutti quelli per i quali c'è una sola libertà insopprimibile: la loro.