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martedì 12 novembre 2013

LIBERE PREMONIZIONI


L’Avv. Francesco Bellucci, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Vallo della Lucania, ha organizzato lo scorso 8 novembre un convegno dal titolo “AVVOCATURA: EUTANASIA DI UNA PROFESSIONE”. Scarsa attenzione tra i numerosi colleghi presenti, evidentemente motivati solo dalla possibilità di acquisire, con la partecipazione fisica, i promessi 4 crediti formativi.
Certo l’argomento non era dispensatore di entusiasmi, ma avrebbe comunque meritato maggior interesse.
Opinione del Presidente Bellucci è che la professione sia sul crinale di una svolta irrimediabile, di cui però non s’individua la direzione.
Ho delle mie sensazioni e voglio divertirmi ad illustrarle; sono convinto che, entro qualche lustro, tutta l’organizzazione della giurisdizione sarà molto diversa:
1) i Tribunali avranno una circoscrizione regionale, con sedi distaccate solo nei capoluoghi delle Province più popolate;
2) saranno abolite le Corti d’Appello ed il secondo grado di giudizio sarà esperibile solo presso la Cassazione;
3)   l’assistenza e consulenza legale sarà obbligatoriamente incorporata nei prodotti finanziari, bancari ed assicurativi e così garantita ai fruitori di questi prodotti;
4)   per le materie residuali, saranno previste polizze assicurative che forniranno il servizio di assistenza legale in qualunque circostanza, per ogni fattispecie civile, penale ed amministrativa;
5)    si attenueranno le distinzioni tra le diverse giurisdizioni e si uniformeranno le regole processuali;
6)  gli avvocati risulteranno procuratori essenzialmente solo degli istituti bancari, finanziari ed assicurativi;
7) gli Uffici del Giudice di Pace saranno sostituiti da Uffici per la conciliazione, organizzati e gestiti da società private in regime di diritto privato;
8) l’attività professionale si svolgerà quasi esclusivamente presso studi organizzati, domiciliati nei capoluoghi di Regione;
9)  scomparirà la figura dell’avvocato “monocratico” libero professionista e si consoliderà la figura dell’avvocato “impiegato” degli studi professionali;
10)  non sopravvivranno gli studi legali delle piccole città, se non come promotori di polizze di assistenza legale o incaricati di adempimenti presso gli Uffici di conciliazione.

La mia previsione è che occorreranno non più di 10-15 anni per la completa realizzazione di questa nuova organizzazione, che si è del resto già  sommariamente delineata.
Mi restano dunque solo decina di anni per continuare ad infastidire Enti Pubblici, Banche, Assicurazioni, Enel, Telecom e  tutti quelli per i quali c'è una sola libertà insopprimibile: la loro.

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