IL GIURISTA E' FUORI DAI CODICI ------- Avvocato Vincenzo Montone ------- Castellabate (SA) via Colombo 11 ------- +39 0974960347 ---- montonevince@libero.it
giovedì 28 giugno 2018
CARTINE (12): GEORGE ORWELL, 1984 (OSCAR MONDADORI)
"Il BIPENSIERO implica la capacità di accogliere simultaneamente nella propria mente due opinioni tra loro contrastanti, accettandole entrambe. L'intellettuale di Partito sa … di essere impegnato in una manipolazione della realtà, e tuttavia la pratica del BIPENSIERO fa sì che egli creda che la realtà non venga violata. Un simile procedimento deve essere conscio, altrimenti non potrebbe essere applicato con sufficiente precisione, ma al tempo stesso ha da essere inconscio, altrimenti produrrebbe una sensazione di falso … l’azione fondamentale del Partito consiste nel fare uso di una forma consapevole di inganno, conservando al tempo stesso quella fermezza di intenti che si accompagna alla più totale sincerità. Raccontare deliberatamente menzogne e nello stesso tempo crederci davvero, dimenticare ogni atto che nel frattempo sia divenuto sconveniente e poi, una volta che ciò si renda di nuovo necessario, richiamarlo in vita dall’oblio per tutto il tempo che serva, negare l’esistenza di una realtà oggettiva e al tempo stesso prendere atto di quella stessa realtà che si nega, tutto ciò è assolutamente indispensabile … E’ infatti solo conciliando gli opposti che diviene possibile conservare il potere all’infinito."
martedì 5 giugno 2018
IL PARCO NATURALE (IMMOBILIARE) DEL CILENTO
Negli ultimi anni la stampa ci ha informato sullo spreco
delle risorse pubbliche investite dal Parco del Cilento per edificare immobili
inutili o, comunque, inutilizzati.
Abbiamo così saputo (VEDI: http://www.occhiodisalerno.it/dossier-cilento-ecomostri-opere-abusive-ed-incomplete/..) che ad Aquara i lavori per un indispensabile CENTRO DELLA LONTRA, iniziati nel 2001,
risultavano incompleti nel 2013, nonostante una spesa imprecisata tra 500.000 e
1.000.000 di euro.
Aquara ha beneficiato anche del MUSEO DEL FIUME E DELLA LONTRA, completato, per una spesa di
409.567 euro, ma anch’esso definito inutilizzato dagli articoli di stampa.
Il Comune di Centola forse acquisterà notorietà accademica
grazie al CENTRO NAZIONALE PER LO STUDIO
DELLE MIGRAZIONI, che però, secondo
un dossier del Codacons, “arreca un gravissimo
pregiudizio al paesaggio data l’ampiezza della struttura, il suo impatto visivo
e l’uso di materiali cementizi non aventi valore eco-compatibile”. Anche
in questo caso la stampa sosteneva che l’immobile fosse inutilizzato,
nonostante la spesa di 1.200.000 euro.
Mai completato risulterebbe anche il ricovero attrezzi per i L.S.U., avviato a Petina nel 2001.
Del CENTRO PER LA
BIODIVERSITA’ di Vallo della Lucania si sono
occupati anche gli inviati di “STRISCIA LA NOTIZIA”, denunciandone degrado ed
abbandono, oltre al costo di 9 milioni di euro (http://www.giornaledelcilento.it/it/vallo_della_lucania_viaggio_nel_centro_della_biodiversita_tra_incuria_e_degrado_e_costato_9_milioni_di_euro_foto_video.html#.WxT5SGXo_Vq)
Non manca all’appello il Comune di
Castellabate e la sua VILLA MATARAZZO, sede di una recente cementificazione, utile però
a dotare finalmente il centro cittadino di un adeguato bar; è infatti già stato pubblicato il bando che affiderà lo svolgimento
di questo servizio negli erigendi edifici.
Al patrimonio immobiliare in corso di completamento
si aggiunge quello acquistato dal Parco, oggi proprietario del Palazzo Ducale di Laurino,
del Palazzo Mainenti e della Tenuta Montesani a
Vallo della Lucania, del Borgo di Pietracupa a
Roccadaspide, del Palazzo Dei Santamaria a Teggiano e della Casina
del Mingardo a Celle di Bulgheria.
E’ forse opportuno ricordare che,
nell’istituire i parchi naturali, la legge 394/1991 (art. 1) assegnò loro
questi compiti:
a) conservazione di specie animali o
vegetali, di associazioni vegetali o forestali, di singolarità geologiche, di formazioni paleontologiche, di comunità biologiche, di biotopi, di valori scenici e panoramici, di processi
naturali, di equilibri idraulici e idrogeologici, di equilibri ecologici;
b) applicazione di metodi di gestione
o di restauro ambientale idonei a realizzare un’integrazione tra uomo e
ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici,
archeologici,
storici e architettonici e delle attività agro-silvo-pastorali
e tradizionali;
c) promozione di attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, anche
interdisciplinare, nonché di
attività ricreative compatibili;
d) difesa e ricostituzione degli
equilibri idraulici e idrogeologici.
Difficile dire quanto sia stato
investito in conservazione, promozione e ricostituzione per 27 anni, più
semplice calcolare quanto siano costate quelle progettazioni, forniture,
imprese edili e rogiti notarili che hanno dotato questo Ente di un ingente patrimonio
immobiliare.
La corrispondenza tra mezzi adoperati e fini da realizzare non è
intuibile senza un notevole sforzo di logica, che si avvalga anche di quel “cui prodest” suggerito dalla
Medea di Seneca.
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