GIUSEPPE MARANINI, "IL TIRANNO SENZA VOLTO"
Valentino Bompiani, Milano, 1963
"Penso che tutti i mali della giustizia italiana si
ricolleghino direttamente o indirettamente alla nostra tradizione del giudice
funzionario e cioè alla mancanza di piena e sostanziale indipendenza
del giudice. Il giudice funzionario deve guardarsi le spalle
e deve fare carriera. Per conseguenza è costretto a rifugiarsi nel formalismo.
Una sentenza ingiusta ma formalmente inattaccabile e dottamente motivata non pregiudica la carriera. La pregiudica una
sentenza coraggiosamente giusta e magari provveduta di una motivazione più
aderente all'intimo equilibrio umano del caso da decidere, che armata di
richiami giurisprudenziali; la pregiudica una sentenza in contrasto con il
vento che tira. E tutti sappiamo che esiste un vento che tira politico o
giurisprudenziale, oltre che un vento che tira. (...) La giustizia
formalistica e' necessariamente lenta,
faticosa, costosa e irreale. Cammina bendata tra le imboscate procedurali e non
è una dea alata, ma una torpida tartaruga."
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