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venerdì 26 aprile 2013

sCANsateci!


Con molta cura si cerca di rendere difficile l'accesso alla Giustizia: il metodo più' tipico e' inventare nuovi adempimenti, sempre più superflui ed idioti: tra questi sicuramente eccelle il CAN (comunicazione di avvenuta notifica).
Forse già sapete che gli atti giudiziari possono essere spediti all'indirizzo del destinatario e consegnati a "persona di famiglia o addetta alla casa" (art. 139 CPC), per esempio alla Sig.ra Ninuccia, la colf.
Dal 2008 però, se il postino non trova a casa il destinatario della missiva, dovrà anche spedire una seconda raccomandata, per avvertirlo che l'atto è stato consegnato a Ninuccia.
Ma questa seconda raccomandata, pagata dall'avvocato, può essere lasciata dal portalettere alla colf, sicché - comunque - non c'e' nessuna garanzia che il destinatario l'abbia personalmente ricevuta.
"Buongiorno Sig.ra Ninuccia, sono il postino, devo consegnare una comunicazione importante ed urgente del Tribunale al Sig. Tizio".
"Oh, mi dispiace, il Sig. Tizio  è partito per Bangock..."
"Vabbè, allora la lascio a voi..."
"E se lui non torna in tempo?"
"Non vi preoccupate, spedisco io un'altra raccomandata per avvertire che ho consegnato."
"Aah.. e la spedite a Bangock?"
"No, no, sempre qua!"
Tra i tanti obblighi idioti, questo ha almeno un beneficiario sicuro: le Poste Italiane, che si fanno pagare un sovrapprezzo di 3,60 euro ogni volta che cercano Tizio e trovano Ninuccia.
Mi auguro sinceramente si tratti di un espediente per aumentare lo stipendio ai portalettere, non ci sarebbe altra spiegazione, a parte ... un abuso di CANnabis!

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