Recentemente mi sono trovato nella necessità di allegare in
un giudizio civile documentazione fornita da un Ospedale e registrata in DVD, con
un formato diverso da quelli previsti per il deposito telematico.
Non credevo si trattasse di un’operazione problematica, poi
ho scoperto che questa eventualità non è prevista dalle norme sul Processo
Civile Telematico e che il vuoto legislativo, se non efficacemente colmato, può
determinare il panico amministrativo.
Certo, una qualche soluzione comunque si trova, quando personale
di cancelleria e magistrati sono dotati di buona volontà ed intelligenza, ma
sarebbe opportuno non affidarsi solo alle auspicabili qualità delle persone ed
intervenire con prescrizioni di carattere generale, che consentano la certezza
del diritto almeno nelle concomitanze burocratiche di un processo.
E’ per questa ragione che ho trovato molto appropriato il
protocollo sul Processo Civile Telematico sottoscritto il 05 02 2019 da
Magistratura ed Avvocatura della Corte d’Appello di L’Aquila e che, al
paragrafo 8, affronta la questione del
deposito di file in formato non consentito dalle Regole Tecniche sul Processo
Civile Telematico e lo risolve con questa disciplina:
La soluzione è condivisibile, non solo nel contenuto ma anche
nel metodo, espressione di un dialogo collaborativo tra Magistrati ed
Avvocati che è indispensabile alla
funzione giurisdizionale, la cui efficacia è determinata dall’apporto osmotico
di tutti i soggetti coinvolti nel suo svolgimento, inclusi tra questi gli
operatori amministrativi.
Alla Giustizia Italiana viene pronosticato un futuro
nebuloso, forse funereo se permarrà questa assenza dello Stato, manifestata con
normative inconcludenti ed incongruenti, preclusioni alla meritocrazia, prevalenza di obiettivi elettorali su quelli
politici.
Ma non solo utopico ideale è la Giustizia, concreta come si
presenta nei volti e nelle storie di quanti ne hanno fatto il loro mestiere,
rischiando oggi di condividerne una sorte malevola.
La volontà, l’accordo, l’impegno intellettuale di questi
credo siano i pochi rimedi ipotizzabili,
e nelle piccole questioni quotidiane a volte si manifestano: non bisogna temere
di utilizzarli anche in quelle più complesse.

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