Powered By Blogger

mercoledì 2 dicembre 2020

ELEZIONI COMUNALI: IL PROGRAMMA DEVE POTER “GIRARE”


 

Ad ogni quinquennio, in prossimità delle elezioni comunali, viene invocato il sostegno di tutti i volenterosi per contribuire alla elaborazione del miglior programma amministrativo possibile.

Ma se quinquennali sono le elezioni, è invece quotidiana la politica, intesa come il contributo di ciascuno all’interesse della collettività.

Ogni giorno, ognuno di noi opera scelte che incidono sull’interesse degli altri, partecipando ad indirizzare la comunità verso alcuni obiettivi.

Come si è reagito rispetto alla gestione dell’acqua pubblica?

E rispetto alla pianificazione territoriale?

Quale modello di attività economica si è proposto o favorito?

Questi, come tanti altri, sono indicatori concreti delle attitudini e finalità politiche di ogni candidato.

Certo non le modificheranno i programmi pubblicati in campagna elettorale.

Nella nostra era tecnologica abbiamo ormai tutti imparato a distinguere la “macchina” del computer dal suo “programma”.

E sappiamo che il programma può spesso essere aggiornato, finchè giunge il momento in cui, inevitabilmente, è necessario sostituire la macchina, per consentire al programma aggiornato di funzionare; altrimenti, come si dice in gergo, “non gira più”.

Sul valore dei programmi si era soffermato più di un secolo fa anche Gaetano Salvemini, che così scriveva: “Il nostro programma non esiste, diviene, Il nostro programma è la realtà stessa che si svolge e si trasforma proiettandosi nel nostro cervello; il quale, essendo parte della realtà, accelera colla forza della coscienza il processo reale” (in “Critica sociale” del 16 aprile 1898).

Nessun commento:

Posta un commento

se vuoi commentare puoi utilizzare questo spazio