Il
Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania ha fissato al prossimo
16 novembre l’assemblea degli iscritti, per discutere sui disservizi che
pregiudicano la regolare attività del Tribunale.
Gli
incontri tra colleghi sono sempre interessanti e formativi, a volte può dubitarsi possano conseguire immediati effetti pratici, non per incapacità degli interessati, ma per
la posizione marginale che occupano nell’amministrazione giudiziaria.
Ad esempio:
nella convocazione non si valuta positivamente il recente provvedimento con il
quale un magistrato ha fissato le proprie udienze in orario pomeridiano; ritengo
invece che questo provvedimento andrebbe elogiato perché dimostra una chiarezza
ed una autorevolezza cui gli avvocati dovrebbero aspirare.
Chiarezza,
perché il magistrato sfugge dalle comode posizioni di una regolarità solo
apparente ed illustra, senza fraintendimenti o riserve, l’impossibilità
concreta di affrontare nei modi usuali situazioni eccezionali.
Autorevolezza,
perché esibisce un potere normativo sull’organizzazione giudiziaria che all’avvocato
è invece precluso.
Non
sono esperto in materia, ma dubito che il singolo avvocato o le sue
rappresentanze locali e nazionali potrebbero ottenere, anche per eventualità
straordinarie, quello spostamento degli orari d’udienza che, come dimostrato,
può invece essere realizzato dal singolo magistrato.
Forse
allora il problema da porsi, in una prospettiva più ampia, è quello di munire
il libero professionista forense di un ruolo più incisivo nell’organizzazione e
nella politica giudiziaria.
Il Consiglio Nazionale Forense ha proposto di dare rilievo Costituzionale all’Avvocatura:
obiettivo da condividere, purchè non si riduca all’ enunciazione di un principio
astratto ma determini prerogative nuove, rilevanti, e concrete.
Vorrei
ricordare che l’attività degli avvocati è l’indispensabile nucleo vitale dell’Amministrazione
giudiziaria: viene spesso sbeffeggiata come frenesia da azzeccagarbugli quell’attività
fatta di citazioni, ricorsi, querele e difese d’ufficio senza la quale, però,
non vi sarebbe necessità di alcuna udienza, ma nemmeno di cancellieri o
magistrati: i Tribunali risulterebbero completamente inattivi e potrebbe
serenamente procedersi alla loro soppressione.
Forse
ne risulterebbe soppressa anche la Giustizia, ma quella, già si sa che è solo un’utopia.
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