MILANO: CORRUZIONE E
FAVOREGGIAMENTO TRA LE ACCUSE AL MAGISTRATO GIGLIO E AL POLITICO PDL MORELLI
Il
giudice anti 'ndrangheta che rivelava tutti i segreti al boss
Condannato
assieme a un consigliere regionale calabrese
Il
più in vista nella corrente di sinistra di «Magistratura democratica» in
Calabria. Il più stimato nella delicatissima Sezione delle misure patrimoniali
di prevenzione, che presiedeva al Tribunale di Reggio Calabria firmando
sequestri anche per centinaia di milioni alle cosche. Il più impegnato nelle
iniziative anti 'ndrangheta, sebbene poi rivelatesi solo di facciata («fanno
fico») alla spietata controprova delle intercettazioni.Ma da ieri il 53enne
Vincenzo Giuseppe Giglio è anche un magistrato condannato in primo grado a 4
anni e 7 mesi per corruzione, rivelazione di segreto e favoreggiamento proprio
per aver aiutato la 'ndrangheta con tre tipi di rivelazioni di notizie
sensibili. La prima all'imprenditore delle slot machine Giulio Lampada, ieri
condannato per associazione mafiosa e corruzione a 16 anni e 1,4 milioni di
euro di risarcimento al Comune di Milano in solido con coimputati come Leonardo
Valle (9 anni e 6 mesi), Maria Valle (3 anni e 3 mesi), Francesco Lampada (4
anni e 6 mesi), Raffaele Ferminio (7 anni). Boss giovane e rampante, Giulio
Lampada, che con escort e vacanze pagate in hotel poteva già contare sul
magistrato calabrese Giancarlo Giusti (4 anni a fine 2012 nel giudizio
abbreviato costato 4 anni e mezzo anche all'avvocato Vincenzo Minasi), (…) È
stato il pm Paolo Storari, dal giorno degli arresti nel novembre 2011, a prospettare il
rapporto Giglio-Morelli come un «intreccio» nel quale «entrambi
strumentalizzano la propria funzione pubblica per soddisfare reciproci
interessi personali. Il magistrato chiede il favore al politico», e cioè «un
posto fortemente operativo e non di mera rappresentanza» per la moglie
aspirante a una poltrona Asl, «e il politico va all'incasso ottenendo
informazioni vitali per il suo percorso politico», cioè l'informazione
sull'assenza di formali indagini a suo carico: notizia che il giudice sembra
attingere alla Direzione nazionale antimafia e comunica al politico mandando la
moglie a spedire un fax da una tabaccheria di Reggio Calabria a una tabaccheria
di Roma, (…)
Ferrarella Luigi
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(07 febbraio 2013) - Corriere della Sera
(07 febbraio 2013) - Corriere della Sera
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