Essendo un
indispensabile ingranaggio del meccanismo giurisdizionale, tante volte me ne
sono vergognato.
Come stamattina,
mentre le mani callose dell’omino di fronte a me spiegavano un avviso di
garanzia, appena consegnato.
Non guardavo
tanto l'avviso - due righe mi erano bastate - guardavo quelle mani di pescatore
e la faccia: antica, segnata, umile; come avrei fatto a spiegargli
l'ingranaggio?
Corpo del reato
è un capanno per ripararci le reti, tredici metri quadrati, unoenovanta di
altezza, recintati da legno e tettoia di plastica.
Accertamento dei
Vigili Urbani, trasmesso alla Procura, ne era scaturito un procedimento penale
per reati edilizi e paesaggistici, nonostante l'omimo avesse subito demolito
tutto, proprio per non avere problemi.
E non mi parlate
di quella panzana dell'azione penale obbligatoria: negli ultimi tre anni
l'ufficio che persegue l'omimo non è riuscito a rinviare a giudizio ben due
indagati di violenti omicidi.
Riepilogo le
cronache: pensionato insaccato a pezzi, prostituta sotterrata; due sospettati
in custodia cautelare con gravi indizi ma l'ufficio giudiziario non conclude le
indagini nel tempo massimo.
Così i due
presunti omicidi ritornano liberi in attesa di un giudizio che, per l'omimo del
capanno, è già iniziato.
Come farò a
spiegarglielo?
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