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venerdì 8 febbraio 2013

AZIONE PENALE A ZELO ALTERNATO


Essendo un indispensabile ingranaggio del meccanismo giurisdizionale, tante volte me ne sono vergognato.
Come stamattina, mentre le mani callose dell’omino di fronte a me spiegavano un avviso di garanzia, appena consegnato.
Non guardavo tanto l'avviso - due righe mi erano bastate - guardavo quelle mani di pescatore e la faccia: antica, segnata, umile; come avrei fatto a spiegargli l'ingranaggio?
Corpo del reato è un capanno per ripararci le reti, tredici metri quadrati, unoenovanta di altezza, recintati da legno e tettoia di plastica.
Accertamento dei Vigili Urbani, trasmesso alla Procura, ne era scaturito un procedimento penale per reati edilizi e paesaggistici, nonostante l'omimo avesse subito demolito tutto, proprio per non avere problemi.
E non mi parlate di quella panzana dell'azione penale obbligatoria: negli ultimi tre anni l'ufficio che persegue l'omimo non è riuscito a rinviare a giudizio ben due indagati di violenti omicidi.
Riepilogo le cronache: pensionato insaccato a pezzi, prostituta sotterrata; due sospettati in custodia cautelare con gravi indizi ma l'ufficio giudiziario non conclude le indagini nel tempo massimo.
Così i due presunti omicidi ritornano liberi in attesa di un giudizio che, per l'omimo del capanno, è già iniziato.
Come farò a spiegarglielo?

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