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lunedì 18 marzo 2013

IMPAR UBIQUO



Lo scorso 6 marzo mi sarei dovuto trovare, contemporaneamente, in due udienze: una alla Corte dei Conti di Napoli, l'altra al Tribunale Penale di Vallo della Lucania.
Mi sono dunque premurato di far pervenire al Magistrato di Vallo una richiesta di rinvio, sdegnosamente respinta perché, una volta appreso l'impedimento, avrei dovuto incaricare un collega di sostituirmi.
Il rifiuto del Magistrato, per quanto scortese, e' giuridicamente ineccepibile, visto che la Cassazione Penale ammette come legittimo l'impedimento solo a precise e restrittive condizioni.
L'avvocato che apprenda di essere impegnato in due diversi Fori dovrebbe infatti dare immediata comunicazione di questa concomitanza e dimostrare l'impossibilità di nominare un suo sostituto.
Se rispondono ad una volontà di non protrarre i tempi processuali, allora queste condizioni voglio accettarle, purché siano applicate anche ai Magistrati.
Quante mattinate perse da avvocati e testimoni per arrivare dinanzi ad un aula e sentirsi dire:  "Il Magistrato ha avuto un impedimento..."
E non può nominarsi un sostituto?
E che tempestività di comunicazione: qualcuno ha trascorso la notte in treno e adesso viene sbrigativamente avvertito di ritornare, tra qualche mese e salvo impedimenti ...della Giustizia!

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